Oggi nel mio diario di bordo vi segnalo questo interessante post preso pari pari dal blog di Beppe Grillo.
Punta il dito su una questione sulla quale spesso mi infervoro nelle discussioni con gli amici : i TROPPI privilegi dei parlamentari in Italia.
Leggete e (giustamente) indignatevi.
Sapete cosa mi fa veramente, ma veramente, incazzare? Lavorare per mantenere dei parassiti. Dei dipendenti infedeli. Mi spingo leggermente più in là: dei ladri. Ladro mi sembra la parola adeguata per chi prende dieci volte lo stipendio che gli spetta. quando gli spetta.
I precari, i pensionati, i piccoli imprenditori ogni mattina, al risveglio, mettono da parte dieci, venti, cento euro. Sono le tasse per gli stipendi dei ladroni di Stato. E’ ladro chi usa una carica pubblica per ottenere dei privilegi, dal funerale gratis, alla pensione baby. E’ ladro chi impedisce alla giustizia di funzionare con bancarotte cancellate e bilanci che da falsi diventano veri. Miracoli dell’impunità di una intera classe politica.
Stella e Rizzo la chiamano casta, ma è un complimento. Sono uomini e donne senza arte né parte che hanno vinto un terno al lotto e vivono alle nostre spalle, il loro nome è miserabili.
Il blog ha intervistato gli autori del libro: “La Casta”. Prima di leggerlo prendete del valium. Di seguito è riportato un brano.
“ Ricordiamo, in breve, solo quattro punti.
Il primo: tra i grandi Paesi occidentali l’Italia è quello con il numero più alto di parlamentari eletti. Senza contare i senatori a vita ... abbiamo un parlamentare ogni 60.371 abitanti contro ogni 66.554 in Francia, ogni 91.824 in Gran Bretagna, ogni 112.502 in Germania, per non dire degli Stati Uniti: uno ogni 560.747.
Il secondo: lo stipendio di un deputato è cresciuto dal 1948 ad oggi, in termini reali e cioè tolta l’inflazione, di quasi sei volte ... ed è di 11.703 euro oggi.
Terzo punto: nessuno si avvicina ai 149.215 euro di stipendio base dei nostri deputati europei. Non solo prendono oltre 44.000 euro più degli austriaci, ma incassano quasi il doppio dei tedeschi e degli inglesi, il triplo dei portoghesi, il quadruplo degli spagnoli... la lista non tiene conto delle integrazioni, a partire dal rimborso delle spese di viaggio per l’europarlamentare e i suoi collaboratori, “calcolato a forfait sul biglietto aereo più costoso, senza vincolo di documentazione”. Più “la rilevante indennità aggiuntiva per i collaboratori, di cui non solo non occorre documentare la retribuzione, ma neppure l’esistenza” ... “Il calcolo di 30-35.000 euro al mese è quindi probabilmente approssimato più per difetto che per eccesso”.
Quarto punto: l’insofferenza di molti parlamentari verso chi calcola nel loro stipendio anche i soldi per il collaboratore è spesso ipocrita fino all’indecenza ... pagano sottobanco i collaboratori (tra i 500 e i 1.500 euro) per i quali prendono al Senato 4.678 euro e alla Camera 4.190 al mese ... Un servizio delle Iene smascherava il giochetto dimostrando che alla Camera su 629 collaboratori ufficiali quelli regolarmente assunti erano solo 54: tutti gli altri erano pagati in nero.
Quanto? “Il mio riccamente” rispondeva spigliata la margheritina Cinzia Dato. ... “La politica ha dei grossi costi. Quindi ognuno s’arangia” spiegava romanescamente il nazional-alleato Carlo Ciccioli. “Quanto paga i portaborse?” “Quattro o cinquecento euro ar mese pe’ fa ‘na cosa. Quattro o cinquecento pe’ fanne ‘natra...”.