Biografia.
O meglio, la mia storia... molto in breve.

I miei genitori mi aspettavano per i primi di Aprile. Invece il 22 Marzo 1973 alle sei di mattina già rompevo per uscire, e poco ci mancò che non nascessi nella Cinquecento. Mia madre arrivò in sala parto giusto in tempo per stendersi e io ero già urlante al mondo. Si vede che c'era un microfono in zona.
La mia infanzia è stata felice, a scuola ero un mostro, sia alle Elementari, sia alle Medie, sia alle Superiori. Mi sono diplomato in informatica (anzi telematica) con 54/60. Mi piaceva andare a scuola, forse è per questo che non ho mai avuto problemi. Qualche problema nella condotta, perché chiedermi di starmene zitto per sei ore era davvero troppo, ma comunque tutto nella norma.
Il militare. Ho fatto il Carabiniere ausiliario. E non aggiungo altro perché non mi va di parlarne. Anzi, si, tanto la cosa è breve : l'anno peggiore della mia vita.
Ho fatto (e continuo a fare) diversi lavori, fermo restando che io mi sento, anzi SONO un DJ. Anche mentre faccio altre attività.



Una svolta della mia vita
Natale 1995. Cuneo. Via XX Settembre. Negozio di strumenti musicali e attrezzature per DJ. Entrai con circospezione e chiesi "Vorrei comprare due piatti e un mixer di seconda mano se possibile." Il proprietario (lo stesso che ad Aprile 2015 mi ha venduto la XDJ-R1 della Pioneer) mi mostrò due giradischi BST usati praticamente in plastica e un mixerino Numark a due canali (nuovo) dicendomi che per cominciare erano più che sufficienti. Li comprai all'istante. La sera stessa nella mia cameretta in tre ore non riuscii a mettere a tempo in maniera decente i miei primi due dischi da 12': Move me up di X-Static e Because I'm loving you di Double You.
Ci vollero ore e ore di prove serali (e solenni incazzature... lo ammetto, allora non c'erano i tutorial di Youtube, non avevo conoscenti DJ che potessero indicarmi la via ed ero troppo timido per pensare di chiedere a uno di quelli che vedevo in discoteca di insegnarmi, per cui mi limitavo ad osservarli). Ma pian piano iniziai a capire come mettere in battuta i pezzi.
Esattamente un anno dopo (festività natalizie 1996/1997) la prima prova in pubblico.
Festa della leva 1978, quattro serate in una sala attrezzata dai coscritti per accogliere gli amici, con birra a fiumi e casino assicurato. Ero teso. Anzi di più, perché avevo accettato sapendo benissimo di essere ancora un semi-incapace con pochissima musica a disposizione. Fu una bella festa però. Ogni sera mettevo praticamente tutti i vinili che avevo, tanto per farvi capire quanto fosse esigua la mia neonata collezione.
In quei tempi facevo il magazziniere (scarpe e tute dell'ASICS). L'anno dopo altra festa di leva (1979), quindi a Settembre 1998 arrivò il mio primo impegno in un locale di Fossano, il Milwaukee Roadhouse Pub. Un localino, 100 posti al massimo, quasi sempre semi-vuoto.
Non era certo il posto che avevo sognato, ma per iniziare andava benissimo. All'inizio suonavo tutte le sere. L'ideale per imparare. Quell'esperienza mi è servita tantissimo, diciamo che li mi sono "fatto le ossa".
A Natale altra festa di leva (1980).
A metà luglio 1999 ero sceso a due serate settimanali al Milwuakee che se d'inverno poteva attirare qualcuno, d'estate era proprio l'ultimo posto dove andare. Però ero tranquillo, cominciavo a essere sempre più sicuro che prima o poi l'occasione di arrivare alla consolle di una discoteca sarebbe arrivata. E infatti.
Un Sabato, dopo la chiusura del Milwaukee decisi di fare un giro al Betty Boop, discoteca di Boves (CN) visto che da un sacco di tempo non ci andavo. Arrivai verso le 3, pioveva, all'esterno pochissimi irriducibili che sfidavano il maltempo. Rimasi all'interno dove metteva i dischi un DJ che conoscevo, il mitico Marcello, già resident al Phoenix di Lurisia (CN).
A un certo punto Tortone (the boss) mi avvicinò e mi chiese "Fai ancora il DJ?". Qualcuno gliel'aveva detto. Naturalmente risposi "SI!!!" e gli diedi il mio numero di telefono, visto che mi disse subito che avrebbe potuto aver bisogno di me. Il Martedì successivo mi chiamò, poi i due Sabati successivi dopo il Milwaukee andai al Betty all'estivo a fare un paio d'ore di prova. Il primo Sabato sera di Agosto 1999 presi posto in consolle. Grande emozione, ma una gran bella figura, almeno a giudicare dal pubblico che si divertì un mondo.
Al Betty Boop ho lavorato dal 1999 al 2001 e per molti degli anni successivi ho incontrato persone che mi identificavano con quel locale. Ho fatto molte serate là ed è stato senza dubbio uno dei posti dove ho messo musica che mi rimarranno nel cuore.
Essere "il DJ del Betty" mi ha dato enormi soddisfazoni.
All'inizio di Novembre 2001 purtroppo il Betty Boop chiuse defintitivamente i battenti.
Dopo non pochi tentennamenti nel 2002 decisi di tentare l'avventura nei villaggi turistici trovando un ingaggio per tutta l'estate come DJ/animatore presso l'Hotel Talao di Scalea (CS) in Calabria.
Nei villaggi la figura del DJ non è propriamente quella che uno si immagina, ma l'esperienza da intrattenitore mi servì molto. Il dover essere operativo sempre, dalla mattina a notte inoltrata, per un sacco di giorni di fila, è una palestra che non puo' che giovare a chi intende lavorare nel campo dell'intrattenimento.
Dopo un buon 2003 come DJ mi ritrovai quesi sempre ad avere a che fare con serate non molto gratificanti...
Nello stesso anno iniziai anche un percorso professionale per diventare Web Developer, un lavoro che faccio tuttora, che mi piace molto e spero di fare a lungo.
Tra il 2004 e il 2005 praticamente smisi di frequentare la consolle, complice anche un momento non felice per la cosiddetta commerciale. C'erano davvero pochi pezzi nuovi che mi entusiasmavano. Diciamo che in quel periodo quello che per me è sempre stato (almeno nella mia testa) il mio primo lavoro, si trovò ad occupare il secondo posto.
Poi però tornai alla carica, come DJ. Dal 2006 al 2008 mi venne affidata la gestione della consolle de "La Grotta degli Elfi", un discopub del mio paese, un locale con un successo di pubblico davvero strepitoso.
Lavorai per due anni consecutivi, nel weekend, mettendo rock e pop il Venerdì sera, e dance il Sabato. Era un locale frequentatissimo e potevo spaziare tra i vari generi e le varie annate. Fantastico.
Dopo l'esperienza alla Grotta (con circa 150 serate in 2 anni) ero veramente scarico, e per un annetto e poco più non feci serate, volontariamente. Una pausa di riflessione.
Poi nel 2010 piano piano tornai a rispondere al richiamo irresistibile della consolle, anche perchè credo fermamente di essere DJ "dentro", e di non poter stare più di tanto lontano dai CDJ, dal mixer e dal microfono. Mi rimisi in gioco, tornando in pista (o meglio a bordo pista) prima sporadicamente, poi sempre più di frequente.
Fu il successo enorme e inaspettato dell'"Happy Hour sotto gli olmi" di S.Albano Stura del 3 Settembre 2010 a darmi la spinta decisiva.
In quella magica serata tornai a sentire a più riprese il "brivido del DJ", quello che ti viene quando riesci a incendiare la pista con la tua musica e la tua voce.
Capii di essere ancora decisamente sul pezzo.
Da allora è stato un crescendo di serate / eventi alla consolle.
Toccando picchi di 75 date annuali !
Tutto questo fino al 2019, che di fatto è stato l'ultimo da DEEJAYMAX ... ecco il messaggio di addio (LEGGI QUI)

Nel 2020 ho scritto un libro sulla mia vita da DJ, disponibile sia in E-Book che cartaceo su Amazon (QUI).
E adesso ? Beh, intanto continuo col lavoro di Web developer.
E poi ho ripreso il DISCOLOGY, e da qualche tempo sono in fissa con una nuova idea, un programma in LIVE streaming nel quale trasmettere la mia musica preferita, con contorno di chiacchiere semiserie : MASSIMO GRADIMENTO.
Da proporre in streaming live su MIXCOLUD, e, perchè no, anche in presenza. Ho già fatto diversi esperimenti in questa estate 2024, e credo che potrebbe funzionare come accompagnamento sonoro di un evento sportivo (corsa, calcio, beach volley), o di fiere o altri generi di eventi (giochi popolari, mangialonga).
Restate sintonizzati, se volete sapere cosa succederà.