Ogni anno, quando arriva la fine, si tirano le somme e si fanno bilanci e propositi.
Uno sguardo a ciò che è stato per valutare com’è andata, e le promesse a se stessi, di migliorare in questo e quell’altro.
Si analizza tutto quello che è terminato, quello che è iniziato, quello che è progredito (o regredito).
Sono considerazioni che per convenzione si tende a fare in questi momenti, ma a ben pensarci, sono pensieri che bisognerebbe fare un po’ più spesso di una volta l’anno.
Un anno è un’unità di misura un po’ grossolana, non trovate ?
In fondo, se ci pensate, ogni giorno c’è qualcosa che finisce. Qualcos’altro che comincia. E qualcosa che si evolve. Oddio, magari proprio tutti tutti i giorni no, ma quasi.
Non sarebbe cattiva abitudine fare ogni sera una piccola riunione con se stessi per tirare le somme della giornata trascorsa e preparare qualche buon proposito per affrontare il giorno successivo, anche se non è il primo dell’anno.
Perché il giorno dopo è sempre il primo. Del tempo che ci resta.