Usare senza essere usati.

Sono anni che si parla dell’influenza dei social e di internet sul genere umano.
Io ho una mia teoria a riguardo.
Negli ultimi anni ci hanno dato troppi strumenti tecnologici tutti insieme, abbiamo dovuto imparare a usarli troppo velocemente, e non eravamo preparati. E, come specie, non siamo mentalmente attrezzati per gestire tutta questa mole di informazioni, questa mitragliata continua di contenuti che ci piomba addosso ogni volta che scrolliamo lo schermo dello smartphone.
Credo che una delle grandi sfide delle nuove generazioni sarà riuscire a diventare bravi a reggere tutto questo. Insomma, l’umanità, dopo aver creato e diffuso questi mezzi, adesso deve imparare a conviverci in maniera sensata.
Io non credo che internet e i social siano il demonio. Ma di sicuro lo possono diventare, se non si sanno utilizzare come si deve.
Bisognerebbe usarli, questi mezzi, non esserne usati.
E allora bisogna insegnare a farlo : sia il come, sia il quando, sia il quanto.
Bisogna insegnare a capirli. Bisogna insegnare a percepirli.
E bisogna insegnare pure ad evitarli, quando è il caso.
Sennò continueremo ad annaspare in un oceano sempre più vasto di informazioni, senza riuscire più a distinguere il vero dal falso e il reale dal virtuale.
E continueremo ad avere milioni di microfoni potentissimi e sofisticatissimi messi in mano a gente che rutta.