Fare compagnia.

Il mio stile di scrittura è un “non stile”.
È un mix (come poteva essere altrimenti ?).
Penso di copiare un po’ da tutto quel che ho letto nella mia vita. Riviste, giornali, libri, blog. Ma anche da cose che ho ascoltato, in canzoni o film, serie TV, programmi di intrattenimento, comici e stand up comedians.
E poi assemblo tutto a modo mio.
Ma perché scrivo così tanto ?
Perché mi piace, e non credo che questa vita abbia da offrirci molto di più del poter fare quel che ci piace. Mi piace giocare con le parole, vedere i miei pensieri che prendono forma mentre muovo le dita sulla tastiera. Mi piace mettere e togliere, cambiare, allungare, accorciare, punteggiare, fino a che non rileggo quel che ho scritto e penso : ecco fatto.
Ringrazio la tecnologia grazie alla quale ho la possibilità di far leggere le mie cose potenzialmente a tutto il mondo. Non ho la presunzione di pensare che ci siano milioni di persone interessate ai miei pensieri, ma mi piace un sacco l’idea che ci sia qualcuno/a che li legge e mentre lo fa è un po’ come se per qualche minuto io gli/le stessi facendo compagnia.
Che da sempre è una delle cose che mi riesce meglio.