Ieri (Sabato 25 Maggio) a Dogliani mi sono presentato per tempo davanti all'ingresso del Cinema Multilanghe, per accaparrarmi il posto per assistere alla versione langarola di Radio Linetti, in calendario tra i tantissimi eventi del Festival della TV.
Alle 18 come previsto si sono aperte le porte e mi sono accomodato in quarta fila (ma solo perché le prime tre erano riservate).
Mezz'ora dopo, in perfetto orario, ecco Linus con l'inseparabile Matteo Curti.
Era una versione differente rispetto a quella messa in scena al Teatro Alcione di Milano, senza vinili perché la musica la metteva Matte Curti dalla postazione di regia, diciamo che è stata una Radio Linetti light, a livello tecnico e scenografico.
Per un'ora e un quarto ci siamo goduti i racconti a ruota libera di Linuccio, con l'eccellente spalla vocale di Curti (sempre pronto ad intervenire con commenti sintetici ma efficaci, davvero bravo Matte, una sorpresa, non me l'aspettavo così impattante sullo show).
Racconti che ogni tanto portavano all'ascolto di spezzoni di canzoni, tipo Help dei Beatles, Sabato pomeriggio di Baglioni, Mare Mare di Carboni, tanto per citarne alcune.
Tra i pezzi suonati, anche Wake up Everybody di Harold Melvin & The Blue Notes, con la voce di Teddy Pendergrass, disco che Linus ormai da tempo ha deciso di presentare come il primo da lui annunciato in Radio.
Uno riuscitissimo mix di narrazioni sulla storia della musica e su quella della famiglia Di Molfetta, a tratti anche molto divertente, chiuso con (e qui me l'aspettavo) le parole sempre piacevoli da riascoltare di 'Accetta il consiglio'.
Per chi, come me, ha tra le proprie passioni la musica, il raccontare e il raccontarsi, è stato come assistere ad una lezione all'Università della comunicazione tenuta dal professore più bravo in circolazione.
Grazie Linus e Matte.