Qualche giorno fa parlando di piattaforme social con un mio amico gli ho detto : “Mi sembra che Facebook stia diventando la RAI dei Social Network”.
Forse ho un po’ esagerato, ma nemmeno tanto.
Secondo me la creazione di Zuckerberg, se continua a non innovarsi (o a farlo poco e a scadenze secolari), rischia veramente di seguire il percorso di decadenza della RAI (e della TV generalista), che da anni oramai vedono assottigliarsi il numero di spettatori, che inizialmente migravano verso le TV a pagamento, e poi sempre più numerosi sono stati catturati da YouTube e dalle piattaforme di streaming.
Insomma, uno strumento che all’inizio era innovativo e straordinario che col passare degli anni diventa una sorta di routine consolidata, tanto da faticare addirittura a liberarsi dell’abitudine all’utilizzo, ma che poi viene pian piano abbandonato per alternative più allineate ai tempi.
Facebook dalla sua ha la semplicità di consultazione e condivisione, è facilissimo da usare ed è talmente radicato nelle abitudini di un numero considerevole di persone che per molti non sarà facile “smettere”. E terrà botta sicuramente fino che avrà i numeri dalla sua (inteso come quantità di utenti attivi), perché grazie a questo continuerà ad essere appetibile per gli inserzionisti pubblicitari.
A 20 anni dalla sua nascita, oggi probabilmente Facebook non è (ancora) un social per vecchi, ma sembra essersi rassegnato a diventarlo.