In amor (forse) vince chi fugge, di sicuro perde chi si accontenta.

Credo di trovare quasi tutti d’accordo affermando che essere innamorati corrisposti sia, se non la cosa più bella che possa capitare ad un umano, sicuramente sul podio delle gioie “top di gamma”.
Quello che invece non condivido è il pensiero di molti che senza quello, cioè un amore ricambiato, si sia in qualche modo incompleti. Ecco, questa, a mio modo di vedere, è una gran cazzata. So che questa affermazione è parecchio impopolare perché probabilmente sono moltissimi a vederla esattamente in quel modo, ma è il mio pensiero. Ribadisco, convincersi di essere in qualche modo in difetto per il fatto di non essere la metà di una meravigliosa coppia di innamorati è clamorosamente sbagliato.
Innanzitutto perché genera una carenza di autostima del tutto insensata, del tipo : “Oddio, sono solo/a, cosa c’è che non va in me ?”, come se l’unico motivo per il quale si è ‘spaiati’ possa essere un’anomalia nel proprio modo di essere.
E poi perché può indurre a fare confusione, cioè a percepire come vero amore qualcosa che in realtà non lo è, pur di potersi finalmente definire innamorati, e quindi “sistemati”.
Oppure, peggio ancora, a scendere ad un po’ troppi compromessi pur di raggiungere il risultato (ovvero fare parte di una coppia di innamorati). Ad accontentarsi, insomma. Un po’ come quando si va a comprare la macchina nuova e la si desidera talmente tanto che pur di averla subito si prende quella in pronta consegna anche se non è del colore preferito ed è a tre porte invece di cinque. E poi ci si pente appena usciti dal concessionario. Come dite ? Un po’ banale come esempio ? Si, ma rende l’idea.
Un celebre detto recita : “In amor vince chi fugge”. Non credo sia proprio sempre così, ma di sicuro perde chi si accontenta.