Crescendo

Uno pensa che crescendo aumentino le sicurezze, ma poi non è esattamente così. Ci sono convinzioni che si consolidano ma anche altre che si sgretolano, col passare del tempo.
Uno pensa che il processo di autodefinizione ad un certo punto sia compiuto e definitivo, e poi invece ci si accorge che quell’evoluzione probabilmente non finirà mai.
Uno pensa che il mondo lo vedrà sempre con gli stessi occhi. Ed invece anche se gli occhi sono sempre gli stessi (al massimo con l’aggiunta di occhiali) la visuale cambia di continuo. Come anche la voglia di guardare così spesso fuori dal finestrino.
Mutano gli obiettivi, gli impegni, gli svaghi, anche certi interessi. Ci sono cose delle quali non avresti mai pensato di doverti occupare che diventano prioritarie, e altre che erano in cima alla lista delle impellenze che quasi ti dimentichi che siano mai esistite.
E cambiano i compagni di viaggio, qualcuno si aggiunge, qualcuno se ne va. Qualcuno che si siede nel posto a fianco e si comincia a chiacchierare come se ci si conoscesse da sempre, ed altri che pensavi avessero i posti prenotati a vita e poi ad un certo punto ti giri e non ci sono più.
Crescendo si dovrebbe fare più attenzione a come si impiegano il proprio tempo e le proprie energie. Il primo stringe, le seconde iniziano a diventare più scarse. Qualcosa per strada bisogna essere disposti a perderlo, per quanto possa dispiacere.
Ma non bisognerebbe essere disposti a perdere la curiosità, la voglia di confrontarsi con qualcosa di nuovo, e la capacità di stupirsi ed entusiasmarsi, perché sono le cose che mantengono questo lungo viaggio sempre interessante.