Siamo tutti alla ricerca del successo.
Ed è normale che sia così.
Perché sono i vincitori quelli più celebrati, sono le storie col finale coi fuochi d’artificio che vengono raccontate con più enfasi e accendono la nostra fantasia.
Tutti vorremmo essere protagonisti di avventure eccezionali.
E spesso per diventarlo, eccezionali, sembra che sia obbligatorio che si debbano concludere con delle vittorie. Di qualsiasi genere.
Ma c’è tanto onore anche nelle storie di chi alla fine non vince mai.
Nelle vicissitudini di chi si batte con impegno per una vita, anche se poi i traguardi che si era prefissato non arriva neppure a vederli.
In fondo nella vita si possono ricevere un sacco di medaglie anche senza vincere mai una competizione.
Le medaglie che ci spettano ogni volta che ci scopriamo soddisfatti di come stiamo vivendo.
Le medaglie che ci premiano per l’impegno che mettiamo nel costruire il nostro percorso.
Le medaglie che ci consegna chi apprezza quel che siamo e quel che facciamo.
Se riusciremo, nel nostro piccolo, ad abbellire il nostro posto nel mondo, avremo già fatto tantissimo.
E poco importa se a nessuno scrittore o regista verrà mai in mente di raccontare la nostra storia, viverla ne sarà valsa comunque la pena.