Il momento di solito è quello subito dopo colazione. Se ho dormito il giusto, e bene. Poi mi ricapita durante la giornata, più di una volta, se sono in uno di quei periodi di energia alta. Mi ritrovo a pensare e mi vengono in mente mille cose da fare, da organizzare, da progettare e mi sento assolutamente in grado di stare dietro a tutte, senza alcun problema. Una temporanea semi-onnipotenza.
Poi bisogna dare delle priorità all’indirizzo da dare alle proprie energie e allora il 95% delle cose che avevo immaginato finisce nella voluminosa collezione di post-it intitolati : “da fare in futuro”.
Però insomma in quelle situazioni li è veramente una figata perché mi sento come Michelangelo mentre immagina come dipingere e dove posizionare tutti i personaggi del Giudizio Universale. Quella sensazione di poter mettere tutti i pezzi del puzzle della propria vita in ordine senza fatica alcuna.
Sono i miei momenti (per dirla alla Jovanotti) di tensione evolutiva. Mi fanno bene, anche se so già che non realizzerò che una piccola percentuale di quanto mi è saltato in mente.
E di solito è durante queste occasioni che scrivo note come questa.