Grazie al PC/MAC e qualche periferica moltissimi si improvvisano cio’ che in realtà non sono. E così mentre una volta c’erano (e ci sono ancora) gli imbianchini / falegnami / idraulici “della Domenica”, oggi spuntano come funghi diverse figure di pseudo professionisti in attività legate alla tecnologia.
Un’invasione di fotografi, grafici, web designer, video maker, DJ, registi.
Una volta la maggiore difficoltà per poter iniziare a fare, ad esempio, il DJ, scoraggiava sin da subito i meno motivati. C’era una selezione naturale alla base, insomma, o eri veramente convinto o non cominciavi neppure, con quel che ti sarebbe costato in denaro e tempo. Adesso provare costa molto meno (sia in denaro che in tempo) col risultato che una buona percentuale inizia quasi solamente per questo motivo (“per quel che costa, ci provo”).
C’è il lato positivo : è un bene che potersi mettere alla prova in professioni che ci interessano costi molto meno di 20 anni fa. Però il livello qualitativo si abbassa. Inevitabilmente. Se prima c’erano 10 fotografi nella tua zona potevi star tranquillo che anche il più economico probabilmente avrebbe fatto un lavoro professionale. Oggi nella stessa zona magari i fotografi sono 100, e trovare quello bravo davvero diventa più difficile.
E poi c’è la questione dello svendersi. E’ perfettamente comprensibile che un web designer o un grafico “della Domenica”, venda il proprio lavoro / hobby a un prezzo inferiore rispetto a un professionista, il problema è che così facendo viola delle regole di mercato, quella sorta di “cartello” non scritto che porta quasi tutti i professionisti in un certo ambiente (e in una certa zona) a fare prezzi relativamente simili.
Insomma, più gente c’è che vende a 300 quello che dovrebbe valere 1000 e più chi vende a 1000 fa la figura dell’approfittatore, del disonesto. E poi vagli a spiegare al cliente che se il servizio costa 1000 è anche perché più di metà vanno allo Stato, e una parte sono per il tempo e lo studio che ci sono voluti per arrivare a quel livello di competenza che con tutto il rispetto quello “della Domenica” non ti puo’ dare. Perlomeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Queste sono le mie considerazioni, beninteso, poi si potrebbe aprire un dibattito infinito.
Io mi fermo qui, dicendo che come in ogni situazione ci sono i pro e i contro. Lamentarsi degli aspetti negativi di questa faccenda serve a poco.
Se state dalla parte dei professionisti delle categorie succitate penso sia meglio attrezzarsi di buona volontà per far emergere la propria passione per cio’ che si fa, cercando di offrire qualcosa di unico che vi distingua dagli altri.
Se state dalla parte di chi i servizi succitati li ricerca, cercate di dare importanza anche alla qualità del servizio che vi stanno offrendo, non solo al prezzo.
Anche nel periodo del tutti fanno tutto c’è sempre chi fa meglio e chi fa peggio.