L’inconcepibile doppiopesismo dell’informazione sportiva

Siccome farsopoli nel 2006 ha messo la parola fine alla mia “carriera” da tifoso del pallone continuo a informarmi sul Web sulla questione. E ne ho lette veramente di cotte e di crude riguardo all’argomento calciopoli 2 che a quanto pare qualcuno molto potente nell'ambito calcistico vuole far passare inosservata (Abete, sono passati NOVE mesi dall’esposto della Juventus, cosa aspetti ? Nel 2006 tutto risolto in un mese e ora ? Cos’è tutta questa cautela?).
Ho anche scritto su un paio di forums dicendo semplicemente che non si può far finta di nulla di fronte ai nuovi elementi di giudizio sulla faccenda Calciopoli 1 e che tutta questa omertà sulla questione da parte della stampa e della TV di massa non riesco a capirla. Ovviamente pur di non rispondermi hanno cercato di conivolgermi in una diatriba da tifo calcistico che ho evitato, capendo però che forse questa è l'unica arma degli anti-juventini per ribattere a chi richiede una revisione di quanto stabilito frettolosamente nell'estate del 2006. Richiesta talmente sacrosanta e ovvia a questo punto che pur di non darti ragione un non juventino tira in ballo qualsiasi altro argomento. Già, perché a meno che uno non voglia tenere conto di quanto accaduto a Napoli al processo, e a meno che uno si ostini a fingere che le telefonate di Facchetti e di tutti gli altri che non sono Moggi non esistano, la revisione del processo sportivo è il minimo che ci si possa aspettare.
Ci sono fatti chiari come il sole, emersi durante le udienze di un processo penale, mica chiacchiere da bar sport. Sono FATTI concreti. Eppure sembrano non interessare a nessuno, se si esclude una fetta di tifosi (o ex-tifosi, come me) che sul web cercano le risposte che nessuno pare intenzionato a dare.
Dai, non prendiamoci in giro, si può odiare la Juve quanto si vuole, ma non ammettere che con tutte le intercettazioni (cioè non solo quelle di Moggi) il processo del 2006 avrebbe avuto ben altro esito significa semplicemente essere in malafede.
L'atteggiamento omertoso sulla situazione della Gazzetta dello Sport, della Rai, di Mediaset e SKY è veramente imbarazzante. Ma che razza di informazione è quella di chi nel 2006 ci faceva sentire le telefonate di Moggi a ogni ora del giorno e della notte e ora invece tace spudoratamente su tutto ciò che di rilevante è emerso negli ultimi mesi? Ce ne sarebbe abbastanza per poter ripresentare la faccenda Calciopoli sotto ben altri riflettori rispetto a quelli mono-direzionalmente forcaioli del 2006. E invece, il silenzio.
Come ho letto su di un blog : “Ma, di grazia: come mai tutti gli esponenti dei media che trattano di pallone si sono scoperti prudenti e riflessivi riguardo il commentare quelle vicende? Come mai chi ha protestato non più di un anno fa contro la legge bavaglio all'informazione oggi fa fatica ad esprimersi, ad informare, a commentare? Che poi altro non sarebbe che il suo lavoro? Che poi altro non è che ciò che fecero, male e con premeditazione, quattro anni fa? ”
E aggiungo io, signori dell'informazione sportiva, non vi vergognate neppure un po' ? Che tristezza.
A chi volesse rispondere o commentare, siete pregati di farlo evitando frasi tipo “si ma tanto da quando non c'è più Moggi la Juve non vince più”. Come se questa fosse la prova decisiva dell'esistenza della “cupola moggiana”. Se non siete informati ve lo dico io, al processo penale di Napoli durante gli interrogatori la cosiddetta “cupola” l'hanno smontata pezzo per pezzo. Certi capisaldi della condanna sportiva andrebbero “rivisti” : solo Moggi chiamava i designatori ? Falso. Sorteggi arbitrali truccati ? Falso. Ammonizioni mirate ? Falso. Arbitri che favorivano la Juve agevolati nella loro carriera ? Falso. De Santis uomo chiave della Cupola ? Falso. Dalle risposte dei teste interrogati lo si capisce bene. E dai balbettii del colonnello Auricchio appare chiara tutta l’approssimazione dell’indagine condotta all’epoca dai Carabinieri.
Se proprio non volete credere a me leggetevi i verbali del processo e le dichiarazioni di Bergamo e Pairetto a Palazzi, li trovate sul web.
Per finire : curioso anche l’invito di molti personaggi dell’ambito pallonaro a guardare avanti e a dimenticare il passato. Cosa ? Siamo veramente al ridicolo. Per capirci provate a immaginare questa situazione : vi fanno pagare 10.000 euro di multa perché lasciate la carta fuori dai cassonetti della differenziata. Pagate pensando di essere colpevoli. Poi, mesi dopo, scoprite che : a) non è un reato perseguibile. b) tutti gli altri che facevano la stessa cosa non hanno pagato nemmeno un Euro. Cosa rispondereste se andando in Comune a chiedere spiegazioni (e il risarcimento) vi rispondessero : Ma su dai, il passato è passato, guardi avanti !
Tra pochi giorni riprende il processo, a Napoli. Attenzione, signori giornalisti, se continuate a buttare la polvere sotto il tappeto prima o poi uscirà dall’altra parte.