Mi piace molto dire la mia nelle discussioni. Su certi argomenti mi infervoro parecchio. A volte probabilmente pure troppo. Durante uno scambio di idee mi piace motivare le mie convinzioni e le mie opinioni, e in generale cerco di presentarle chiare e nette. Per questo mi infervoro, per cercare di spiegarmi meglio. Il mio interlocutore potrà non condividere il mio pensiero, ci mancherebbe, ma almeno non potrà dire che sia campato per aria.
Ogni tanto però ascoltando gli altri mi accorgo che qualcuno si mette in bocca frasi fatte senza nemmeno sapere che fondamenti hanno, oppure che non risponde alle mie domande per evitare di doversi ricredere su quanto mi ha appena detto. Si perché se ti faccio una domanda puoi anche rispondermi semplicemente “non lo so”, ma se la eludi o cambi discorso è evidente che ti sei accorto che la risposta ti metterebbe in difficoltà, che metterebbe in dubbio quello che hai sostenuto. In questo caso allora anche se non rispondi è come se lo avessi fatto. E io guadagno un punto.
Poi ci sono i prevenuti. Quelli che riguardo a un determinato argomento hanno già preso posizione prima di iniziare a discutere. Beh, li non c’è nulla da fare. Mi ritiro rassegnato davanti a un “E’ così e basta”. Continuare a argomentare in questi casi avrebbe poco senso e sarebbe decisamente una perdita di tempo. Ognuno è fatto a modo suo, si sa, però a volte mi spiace vedere ragazzi/e anche molto giovani con così tanti preconcetti e soprattutto totalmente restii a cambiare idea. Su qualunque cosa.
Io penso che solo gli stupidi non cambiano mai idea e sono convinto che la capacità di mettere in discussione le proprie convinzioni ed essere disposti a rivederle sia sintomo di intelligenza.
Certo, un sessantenne che rifiuta di mettersi in discussione lo posso pure accettare. Ma se lo fa un ventenne o trentenne lo trovo molto avvilente.