Quando parlo con qualcuno di qualcosa che mi sta a cuore mi “infervoro” in modo tale da sembrare addirittura arrabbiato. Spesso l’interlocutore a un certo punto mi dice : “dai, non ti incazzare!”. Ma non è rabbia, assolutamente.
E’ solo che quando sono convinto di quello che dico dopo un po’ subentra una passione nella mia esposizione che fa sembrare che mi scaldi in maniera eccessiva, e anche negativa. Ma non è così, ripeto, è solo credere ciecamente in ciò che si dice. Mi piace affermare con forza il mio punto di vista,a volte mi sembra che dandogli maggiore enfasi io riesca a farmi capire meglio. Ecco forse è questo il punto. Mi “infervoro” perché voglio farmi capire.
Sono convinto che in una discussione valgano tutti i punti di vista e le opinioni, ma quando si arriva a parlare di fatti, si può essere smentiti solo con i fatti. Se uno cita un fatto vero e appurato, l’interlocutore lo può smentire solo ed esclusivamente con un altro fatto vero ed appurato. Si chiama oggettività. Il resto è fumo negli occhi. Il resto è “secondo me”, è soggettivo.
Si può filosofeggiare su tutti gli argomenti immaginabili, ma nel momento in cui si parla di dati reali, allora il livello della discussione giocoforza cambia. E questo è innegabile.
In questo ultimo periodo sono un po’ spento. O forse semplicemente sono più impegnato a ragionare sul prossimo futuro che sul vivere il presente. Ci sono tante cose da fare e tante da valutare. Cercherò di fare del mio meglio. Come al solito.
Weekend tranquillo. Pure troppo. Ma visto il mio stato d’animo attuale non potevo pretendere di più. E’ Domenica sera e tra poco me ne andrò a letto a finire il libro che sto leggendo in questi giorni : “Il progetto Atreus” di Andrew James Hartley, un thriller davvero intrigante.
Buonanotte a tutti.