Io credo che si possano a grandi linee definire queste due tipologie di DJ’s:
1 – DJ autoritario
Il tipo di DJ che viene chiamato per suonare uno o due generi al massimo, dal quale ci si aspetta che eviti le commercialate e rimanga indirizzato nel suo ambito. Propone un set che mantiene pressoché lo stesso stile per tutto il corso della serata. Non considera quasi le richieste da parte del pubblico, a meno che non siano attinenti al set che sta suonando. Quasi nullo l’uso del microfono (nel caso c’è il vocalist).
2 – DJ eclettico
Il DJ eclettico viene chiamato dove serve qualcuno in grado di adattarsi al tipo di clientela. Normalmente in questi casi si presuppone un tipo di pubblico eterogeneo e non troppo incline a musica eccessivamente ricercata. Quindi per il DJ eclettico è importante saper passare dagli anni 70 ai giorni nostri con disinvoltura, possibilmente evitando pezzi “di nicchia” e puntando invece su un sound conosciuto dalla massa. Usa il microfono e non disdegna richieste, messaggi di auguri eccetera.
Si può appartenere anche a entrambe le tipologie, oppure iniziare facendo parte di una delle due e poi passando all’altra.
Io personalmente sono decisamente appartenente alla seconda.