Il belpaese

Personalmente non mi posso lamentare, e infatti non mi lamento. In questa giungla del “si salvi chi può” per mia fortuna ho tutti i mezzi necessari per rimanere a galla senza troppi patemi d’animo. Non navigo nell’oro (e sinceramente non me ne importa così tanto) ma di certo conduco un esistenza piacevole e senza grosse rinunce arrivo a fine mese tranquillo. Insomma di notte sonni sereni.
Però in generale nella nostra bella Italia siamo messi proprio male.
La differenza tra la gente che vive nel mondo reale e i parassiti al Governo (con i loro compiacenti compari) che vivono nella loro Matrix dorata è oramai talmente grande da non poterla più misurare. Ogni giorno che passa questa separazione diventa più evidente e marcata.
Qualche dato dal mondo reale : Due milioni di disoccupati, in 3 anni chiusi 60mila negozi, pensioni degli anziani a livelli ridicoli, cassaintegrati come se piovesse. Tra le ultime notizie (non quelle del TG1 e del TG5, quelle vere) c’è quella che il mastodontico debito pubblico sta per far fallire la nostra povera Italietta e loro (i parassiti) che fanno ? L’ultima trovata è la legge sul “legittimo impedimento” (approvata alla Camera, ora vedremo al Senato) che permetterà al presidente del Consiglio e ai ministri di non comparire per 18 mesi alle udienze giudiziarie in caso di concomitanti impegni istituzionali, come se i parlamentari si fossero scordati che con un processo pendente sarebbe bene non potersi presentare nemmeno alle elezioni, o doversi dimettere nel caso si fosse già al Governo … macchè, loro vogliono stare in Parlamento e al diavolo la seccatura dei processi. Noi nel mondo reale dopo due bicchieri di vino abbiamo paura a metterci in macchina …
Abbiamo un premier che riesce ad andare in Israele e “.. affermare, davanti a Netanyahu, che bombardare Gaza fu «una reazione giusta» e due ore dopo, davanti ad Abu Mazen, che le vittime di Gaza sono paragonabili a quelle della Shoah … ” (citaz. Gramellini su LA STAMPA). Non credo serva aggiungere altro. Oramai è la caricatura di se stesso, povero lui.
Un sistema elettorale che non considera nella maniera più assoluta i voti di dissenso (le schede nulle o bianche). Chi vorrebbe votare “nessuno dei suddetti” per far capire che non è dalla parte di nessuno dei candidati se la prende in quel posto. Gli stipendi, i benefit vari e le pensioni dei parassiti sono alle stelle. E gli unici che potrebbero cambiare le cose (cioè loro) non hanno alcuna intenzione di farlo.
Il canone RAI è obbligatorio. Per poter vedere Porta a Porta, con Morgan (!!!) ospite, a parlare delle sue dipendenze dalla droga, e della sua esclusione da Sanremo. Che tristezza. In un momento come questo il senso del giornalismo di Bruno Vespa riesce solo a propinare immondizia del genere. Magari proprio per distogliere l’attenzione dell’italiano medio da cose ben più gravi e importanti.
La TV generalista che oramai manda in onda a profusione trasmissioni di uno squallore vergognoso (tipo i reality show stile Grande Fratello o L’isola dei famosi oppure Uomini e donne) che ci fanno capire quanto poco veniamo considerati, a livello cerebrale, da chi si occupa di TV (che dovrebbe essere un piacere, nel nostro tempo libero, e invece l’hanno affogata irrimediabilmente in un mare di merda e pubblicità).
Genitori che per avere i soldi per crescere i propri figli devono lavorare entrambi, per poi rendersi conto che i soldi non bastano mai in ogni caso e alla fine i figli li crescono i nonni (quando va bene) e le baby sitter.

I (pochi) ricchi, sempre più ricchi. I (tanti) poveri, sempre più poveri.

Benvenuti in Italia. Il belpaese.