La musica e il resto

Lunedì sera.
Ultimamente nel tempo libero dal lavoro informatico cerco solo di staccare un po’ la spina e di riprendere fiato, negli ultimi dodici mesi non mi sono ancora fermato e anche se non sono particolarmente stanco o stressato in certe occasioni comincio a mostrare preoccupanti segni di avvicinamento all’ultima tacca di batteria. Il lavoro non manca (anzi, abbonda) e questo è comunque molto positivo. Ma stare dietro a tutte le mie faccende in questi ultimi tempi comincia a costarmi troppa fatica e questo credo sia il segnale chiaro del bisogno impellente di una pausa. O perlomeno di un po’ di rallentamento.

Vorrei ri-iniziare a occuparmi maggiormente anche della parte musicale della mia vita.
In questi giorni mi accorgo che nella situazione attuale non mi è possibile, e mi dispiace, perché la musica per me prima ancora che una fonte di reddito supplementare è una compagna di viaggio che amo e stimo troppo per non dedicarle le necessarie attenzioni. Insomma, vorrei registrare nuove puntate di Discology, il mio personalissimo contributo al podcasting. E poi, in prospettiva di eventuali serate come DJ o vocalist, fare spesa per rimpolpare la valigia dei CD, valutare l’acquisto dei CDJ-400 Pioneer e di un nuovo paio di cuffie. Queste cose meritano tempo e dedizione. E un sacco di energia. La musica conta troppo per me, le devo tantissimo, non sarei la persona che sono senza di lei. Non occuparmene (o occuparmene troppo marginalmente) mi fa sentire un po’ in colpa. E mi da anche la sensazione spiacevole di sprecare qualcuno dei famosi talenti della parabola (reminiscenze del catechismo).
Nelle prossime settimane devo iniziare a ri-programmare un po’ il mio tempo.
Intanto buona settimana a tutti.