Non capisco chi pontifica su come si deve vivere, e ti vuole insegnare a farlo, spesso addirittura con arroganza, quando magari se guardasse a ciò che ha (o meglio non ha) ottenuto farebbe meglio a rifugiarsi in un dignitoso silenzio.
Non capisco chi si sente in diritto di esprimere disapprovazione su qualsivoglia cosa tu faccia (o abbia intenzione di fare) nella tua vita, sentendosi però defraudato della propria privacy e del proprio diritto di scelta quando la stessa cosa la subisce da altri.
Non capisco perché, mentre io accetto con serenità qualsiasi rifiuto a miei inviti, anche se non motivato (o palesemente motivato con una scusa assurda), devo spesso motivare i miei, di rifiuti, con dovizia di particolari, come se le mie motivazioni non avessero la stessa dignità di quelle degli altri. Ma dico io : se io prendo per buono quel che mi dici tu, perché non fai lo stesso con me ?
Non capisco chi ti chiede l’amicizia su Facebook e poi in giro nemmeno ti saluta.
Non capisco perché a qualcuno sembri così strano che uno voglia starsene beato a casa da solo una sera a vedere un film, piuttosto di uscire in compagnia a fare qualcosa che non gli va.
Non capisco perché per certe persone è così difficile, se non impossibile, accettare che siamo tutti diversi, e ciò che per uno è un dogma per un altro magari è aria fritta.
Non capisco perché a volte è così difficile capirmi.
Azz… quante cose non capisco …