Quando sbaglio io me la prendo con me. A volte so essere autocritico e severo con me stesso al limite del consentito. Arrivo anche a incolparmi di cose che magari dipendono da me solo in percentuale minima. Ho un po’ questa tendenza a pensare che in quasi tutte le cose che mi riguardano ci sia una fetta di responsabilità mia. Ma troppo sovente lo faccio solo quando le cose vanno male. Comunque va bene così. Penso sia meglio che dare sempre la colpa agli altri, anche quando è evidente che le responsabilità sono proprie.
Quando subisco una decisione altrui cerco di individuare il capro espiatorio. E rivolgo a lui i miei strali polemici. Punto il mio dito immaginario e guardo in cagnesco il responsabile dell’accaduto. A volte sono persin troppo drastico. E spesso, troppo spesso mi faccio l’idea che dietro a tutto ciò ci sia un oscuro disegno premeditato … Esagerato ? Mah, può anche darsi, però dicono che a pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca. E spesso ci ho azzeccato, per cui …
Ma quando succede qualcosa che mi turba e non c’è nessuno a cui poter dare la colpa è un casino. Con chi me la prendo ? Bel dilemma.
Continuo a ripetermi : lascia stare, non ci puoi fare nulla. Ma mi riesce difficile passare oltre. Forse basta un po’ di tempo, basta aspettare che la pellicola giri e si passi alla prossima scena del film.
Oppure distrarsi, magari proprio con un film. O un libro. Aggiudicato. Vado a leggere.