Nel mio microcosmo la maggioranza delle persone appartiene al quella fascia definita ceto medio.
Qualcuno ha paura di perdere il lavoro. Qualcuno è in cassa-integrazione. Qualcuno fa ferie obbligate perché è calata la produzione. Molti vivono coi genitori, perché guadagnano troppo poco per potersi permettere l’emancipazione da mamma e papà. E chi è riuscito a rendersi indipendente solitamente fa un secondo lavoro (in nero,dannati delinquenti) per potersi permettere di pagare tutte le spese e non arrivare sempre a fine mese con l’acqua alla gola. Qualcuno lavora 15 ore al giorno, così arriva al fine settimana così stravolto da non riuscire neanche a goderselo. Insomma c’è n’è per tutti i gusti. Non ce la passiamo male, sicuramente c’è chi sta molto peggio.
Discutiamo spesso tra di noi di politica, di lavoro, della nostra società. Ci si scanna tra chi si reputa di destra, chi si reputa di sinistra. Chi va a sentire Beppe Grillo e chi lo odia. Chi dice che i tartassati sono i lavoratori dipendenti e chi sostiene che chi sta peggio sono i lavoratori autonomi. Discussioni infinite.
A me sembra che in fondo in fondo il succo sia uno solo : la parte della popolazione più benestante economicamente se ne può fregare beatamente di destra e sinistra, di crisi o non crisi. Mi pare evidente. Chi è ricco lo diventa sempre di più. Chi è povero, anche.
E chi dovrebbe fare in modo di regolamentare le cose per fare in modo che il livello si appiattisca un po’ di più, per permettere anche ai meno abbienti di fare una vita perlomeno dignitosa, vive in un mondo a parte e non sa nulla di tutto ciò. La casta dei parlamentari (con i loro compari) se la ride e se la gode tra (presumo) festini, alcool, coca e mignotte. Mentre qui per un bicchiere di vino di troppo, anche se sei perfettamente in grado di giudare, stavi andando a 50 all’ora e con le cinture rischi mesi senza patente, multe salatissime e l’etichetta di tossico.
Mentre qui noi ci incazziamo e sbraitiamo per ogni tassa che ci aggiungono-aumentano (ma poi buoni buoni paghiamo e zitti), i parassiti se la ridono, nel loro mondo dorato, coi mega stipendi e le mega-pensioni. Intanto molti anziani rovistano tra gli ortaggi gettati via nei mercati, perché la loro micro-pensione è finita. E io ogni volta che ne sento uno di questi pagliacci parlare di sacrifici mi verrebbe voglia di chiedergli : “Ma possibile che non ti vergogni ? Ma che educazione hai ricevuto? ”
Demagogia? Populismo? Può darsi.
Intanto però, la regola rimane. Potrà sembrare egoistico. Ma visto che a quanto pare siamo abbandonati a noi stessi… si salvi chi può.