La prossima settimana andrò a Milano per il World Radio Day del 20 Febbraio.
Ho prenotato due notti in Hotel.
Partirò Mercoledì 19 mattina, così al pomeriggio potrò partecipare all’OPEN DAY di Radiospeaker, durante il quale verranno presentati i loro corsi.
Poi, il giorno successivo World Radio Day, ed il giorno dopo tornerò a casa.
Ci ho pensato tanto, in questi ultimi anni, alla Radio. Ed ho fatto un mucchio di esperimenti. Ho imbastito il mio show MASSIMO GRADIMENTO, l’ho provato pure dal vivo, ho riattivato il DISCOLOGY (che vabbè, è un podcast, ma insomma, il mondo è quello), ed ho immaginato come eventualmente legare in qualche modo il mio futuro a questo mezzo straordinario, che ormai (con il massimo rispetto per le care vecchie frequenze FM, ci mancherebbe) ha svoltato decisamente sul digitale e sul WEB, ed è quasi sempre anche video e non solo più audio.
Ci ho pensato tanto, e la conclusione è che io vorrei tanto fare Radio, ma vorrei poter mettere in scena le MIE idee. A me non interessa essere una semplice voce che enuncia testi (magari scritti da altri) annunciando e disannunciando musica che nemmeno ho scelto io. Di essere in una Radio in quel modo lì non me ne può fregare di meno. Lo so, è presuntuoso da parte mia, perché in fondo la mia esperienza radiofonica non è tale da giustificare la pretesa di voler fare come mi pare. Ma per quanto mi riguarda la Radio o la si fa così, oppure niente.
Nella mia visione ci sono io, da solo, davanti ad un microfono, che passo la mia musica preferita e racconto cose.
A me piace così. One man show.