In queste settimane di Jovanotti si parla un sacco. Il ritorno col disco nuovo, il PALAJOVA 2025 che sta per partire, le tante interviste, e ovviamente Sanremo. Un boom di popolarità.
Sono contento del successo che ha, perché Lorenzo è un mio amico. Ovviamente lui non sa nemmeno che esisto, ma io l’ho sempre visto così. Gli voglio bene, come si vuol bene ad un amico, che segui quello che fa, ti interessi alle sue parole, tieni in alta considerazione i suoi pensieri, pur non prendendo per oro colato tutto quel che dice.
Ed infatti su certe cose che ha fatto o detto non mi trovo d’accordo, come è normale.
Però credo che abbiamo atteggiamenti simili, e sotto certi aspetti siamo affini.
Mi piace perché ringrazia tantissimo.
Ammiro il fatto che, come tutti, ha avuto le sue sfighe, ma preferisce ricordarsi sempre di quanto è fortunato.
Mi piace perché sa fare spallucce di fronte all’inevitabile seccatura di non piacere a tutti e di avere, come ogni personaggio di spettacolo, molti detrattori.
Lo stimo perché sorride tanto, perché si gasa e ti gasa, perché ha un ritmo pazzesco, pure le rare volte che sta fermo.
Lorenzo quando c’è te ne accorgi. E non perché infastidisce o disturba, ma perché colora. Colora tutto, tutto quello che gli sta intorno.
Adesso un grazie lo dico io a lui.
Grazie Lorè. Che ci ricordi di vivere.