Sui social non c’è quasi mai discussione.
Non c’è spazio per il dialogo, per i toni pacati, per le riflessioni, per il cercare di capire.
Sui social bisogna spaccare, attaccare, asfaltare.
Quindi, di qualsiasi argomento si tratti, io mi schiero, e da li in poi o sei con me, oppure sei contro.
E se sei contro, beh, argomenta quanto ti pare, ma non farò mai un passo verso di te, perché sei contro, sei il nemico, sei “gli altri”.
Così succede che la via di mezzo, quella sulla quale la maggior parte delle volte transita la verità, non la vuole più frequentare un cazzo di nessuno.
E così succede anche che, purtroppo, la miriade di persone che pensa di potersi informare semplicemente spulciando i post dei propri contatti sulla bacheca di Facebook abbia quasi sempre a disposizione, su ogni argomento, solo le due posizioni estreme. Come se non ne esistessero altre.
Credo che questo genere di pseudo informazione sia una delle piaghe peggiori del nostro tempo.