Adesso ci faccio su un sorriso, ma nella mia era da tifoso di calcio di serie A mi infastidiva parecchio il comportamento di quelli che dimostravano interesse per il calcio professionistico solo quando gli faceva comodo.
Ora vedo che continuano ad esserci, quelli per i quali tutto il baraccone del calcio è uno sporco affare di soldoni, doping e scommesse, i calciatori sono tutti dei milionari viziati, ed i sostenitori delle varie squadre sono dei mezzi matti, a prendersela così tanto per quello che in fondo è solo un gioco.
E la pensano così sempre, a parte quando :
vince la Nazionale
vince la squadra per la quale simpatizzano
perde la squadra che non sopportano
In quei tre casi diventano temporaneamente calciofili. Che fino a che esulti per una vittoria e basta, ci potrebbe pure stare (anche se non capisco che ci sia da esultare, se tutto è solo uno sporco affare di soldoni), ma quando diventa una scusa per denigrare questa o quest’altra squadra ed i rispettivi tifosi, sinceramente lo trovo un tantino incoerente.
Ok, verbalmente ogni cosa è lecita : gli sfottò, le battutacce, il ricordare episodi arbitrari controversi del passato, persino lo sbandierare in maniera sfacciata la goduria per le sconfitte degli “odiati” avversari, ma credo che questa regola dovrebbe valere solo per chi è tifoso full time.
Il calcio è di chi lo ama (come recitava lo spot della TIM), ma di chi lo ama sempre, non solo quando gli aggrada.
Troppo facile tifare solo quando c’è da godere.