Nella vita si cerca sempre di appoggiarsi a delle certezze. Ce ne sono alcune che sono solide e invariabili, e magari durano una vita, altre invece sono mutanti. E poi ci sono quelle che scompaiono e quelle che arrivano non si sa bene da dove.
Succede allora che ogni tanto occorra prendersi del tempo per ridefinirsi, in mezzo a questo turbillon di sicurezze che si sbriciolano e nuove strade che si materializzano in lontananza.
In quelle fasi sembra di aver perso la rotta e pure la bussola. Sono i periodi senza basso e batteria. Quelli senza la base ritmica che ti sorregge.
Lo avverti chiaramente che ti sta mancando qualcosa, e quel qualcosa è il tuo vecchio equilibrio, che si è momentaneamente scombussolato.
Occorre un notevole sforzo mentale per riuscire ad andare comunque a tempo, è una dannata fatica, ma questo ti fa crescere, perché in quei momenti ti stai costruendo gli strumenti per passare al livello successivo.
Quando arrivano queste fasi pensi che ne faresti volentieri a meno, di tutto questo turbamento, ma in realtà è uno scompenso positivo.