Negli ultimi due anni si è parlato tantissimo di smart working e di podcast, e molti le hanno etichettate come due invenzioni fresche, come se fossero due grosse novità saltate fuori dal nulla solo ora.
Spesso leggendo e sentendo considerazioni varie di questo genere su questi due argomenti, in questi ultimi tempi, mi è spuntato un sorriso, visto che per me queste sono due “novità” parecchio stagionate.
Eh si, perché, uno, lavoro in smart working a tempo pieno dal Giugno del 2011. Dieci anni e mezzo. 126 mesi.
E due, il mio podcast DISCOLOGY, dedicato alla dance anni 90, (al momento fermo da mesi alla novantunesima puntata, ma conto di riprenderlo in mano appena possibile), se fosse un bambino farebbe le scuole medie. Visto che ha da poco compiuto 12 anni.
Precursore dei tempi ? Beh, un pochino direi proprio di si, anche se non certo per lungimiranza, io queste due cose ho cominciato a farle perché mi andavano a genio, non è che ai tempi immaginassi che sarebbero diventate due tra le grosse innovazioni del decennio a venire.
Insomma, di questa faccenda di certo non ne faccio un vanto, ma mi gratifica e non poco constatare che per quanto riguarda il lavoro agile e il podcasting sono stato (seppur involontariamente) pionieristico.
Certo, se lo fossi stato riguardo ai Bitcoin probabilmente sorriderei due volte, per la gratifica personale e anche perché sarei ricco sfondato, ma va bene lo stesso.
L’importante è continuare ad avere motivi per sorridere.