Mi ribello.

Sono sempre stato molto tollerante, ma ogni tanto pure io mi ribello.
Mi ribello di fronte a chi non sa far altro che scuotere la testa, perché in questo mondo non c’è niente che funzioni.
Mi ribello davanti a chi da sempre crede e vuole far credere a tutti che sono solo il denaro e il potere a fare grandi le persone.
Mi ribello di fronte a chi non sa ridere mai.
Mi ribello a chi sa pensare solo e sempre in negativo.
Mi ribello a chi è convinto che le debolezze personali siano vergogne da non mostrare mai a nessuno.
Mi ribello a chi si condanna, senza alcun motivo veramente rilevante, ad una vita grigia e cupa, cercando di far diventare tutti suoi compari.
Mi ribello davanti a chi sa vedere solo il bianco e il nero, in un mondo che trabocca di fantastici colori.
Mi ribello a chi si concentra troppo sui diritti e troppo poco sui doveri. E anche a chi fa l’esatto contrario.
E mi ribello a questi ultimi due anni sbiaditi, passati con il freno a mano quasi sempre in tiro, non vedo l’ora di dimenticarmene. Non lo so se ne usciremo meglio, peggio, o uguali, perché questo solo il tempo ce lo potrà dire, ma intanto mi accontenterei di uscirne.