Stephen Curry

Ho sempre seguito la NBA, in certi periodi più assiduamente, in altri decisamente meno.
Quando ero ragazzino tifavo Los Angeles Lakers, poi sono diventato un fan di qualsiasi squadra o giocatore, purché mi facesse divertire.
Da quando nel 2015 ho riattivato lo Sport su SKY dopo alcuni anni di pausa ed ho ricominciato a vedere partite con continuità, la franchigia che mi ha dato più soddisfazioni è senza dubbio Golden State Warriors (San Francisco), il team allenato da Steve Kerr (che da giocatore, negli anni 90, fu tra i protagonisti degli ultimi 4 titoli della saga dei Chicago Bulls di Jordan).
E tra i giocatori sicuramente ho avuto sempre un occhio di riguardo per il loro condottiero in campo, quello che a detta di molti esperti ha contribuito maggiormente a cambiare il gioco del basket, o almeno, quello della NBA, portandolo al suo formato attuale.
Il giocatore che ieri sera al Madison Square Garden di New York, contro i Knicks, ha superato il record di triple di Ray Allen, segnando dopo 3 minuti e mezzo del primo quarto di gioco la sua 2974esima bomba in carriera.
Con un piccolo particolare, e cioè che il fenomeno venuto da Akron (Ohio) ha giocato poco più della metà delle partite di Allen.
Monumentale, Wardell Stephen Curry.