Riflessioni di Settembre

Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. E fino a qui, mi pare relativamente semplice.
Variante : comportati con gli altri come vorresti che gli altri si comportassero con te.
Qui però la faccenda si fa complicata, perché entra in ballo l’unicità comportamentale di ognuno di noi. Possiamo controllare il nostro modo di porci nei confronti del prossimo, ma il modo nel quale poi gli altri si rapportano a noi dipende da loro. Non da noi. O perlomeno, solo in piccola parte da noi.
Così capita che a volte ci si ritrovi a chiedersi il perché di certe reazioni (o non reazioni) degli altri a certi nostri comportamenti, completamente diverse da quelle che avremmo noi nelle stesse situazioni. E succedono cose che ci lasciano stupefatti. Come se lanciassimo un sasso in un lago e non vedessimo i cerchi nell’acqua. Ma come è possibile ?
La risposta è più semplice di quanto sembri.
Non siamo tutti uguali. L’indole che sta alla base del carattere di ognuno di noi è estremamente personale. E questo causa una possibile diversità nelle reazioni ai comportamenti altrui. Così capita che quello che per noi è meglio fare in certe occasioni per altri (nelle stesse identiche circostanze) è invece da evitare. Cose del genere.
Quindi in definitiva, comportati con gli altri come vorresti che gli altri si comportassero con te, ma non aspettarti mai di ricevere lo stesso trattamento, a parti invertite.