Secondo me ci sono delle persone che hanno proprio il bisogno mentale di sentirsi sfigate, di credersi penalizzate in qualche modo. È una parte integrante della loro indole. Me le immagino a ripetersi “Me misero, me tapino …” alla Paperon de Paperoni dopo che è successa una cosa qualsiasi che ai loro occhi conferma quanto la loro vita sia irrimediabilmente sfortunata.
Spesso secondo me alcuni arrivano al punto di convincersi di essere gli unici ad essere bersaglio di tali sfighe, che colpiscono loro e solo loro. Credono che gli altri stiano tutti alla grande, felici, sereni e sorridenti, mentre loro invece sono un perenne disastro.
Sopraffatti da cotanta sfiga, alcuni arrivano addirittura ad immaginare di avere tutto l’universo che gli rema contro, e credono di essere costantemente accerchiati da frotte di terribili nemici, pronti ad attaccarli e denigrarli.
Ma in realtà il nemico peggiore ce l’hanno in casa.
Loro stessi.