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Quarantotto anni, ovvero 576 mesi e qualcosa come 17532 giorni.
In questa porzione di vita ho imparato davvero tantissime cose, oggi ho fatto un piccolo elenco. Non so se siano le più importanti, ma in questo momento le vedo tra le più significative.
Ho imparato che gli altri possono dare tanti preziosi consigli, ma alla fine il libretto di istruzioni di se stessi tocca scriverselo praticamente tutto da soli.
Ho imparato che l’atteggiamento giusto sta esattamente a metà tra il darsi da fare per aumentare la qualità della propria vita, guardando anche a chi sembra che stia meglio, e il godersi appieno la propria fortuna, pensando a chi se la passa peggio.
Ho imparato che non ha senso limitarsi nell’utilizzo dei colori solo perché qualche volta si ha la sensazione di essere circondati quasi solo da daltonici.
Ho imparato che sperare che le soluzioni ai propri problemi arrivino dall’esterno è come mettersi in mare in una barca senza motore, senza vele e senza remi e sperare che siano le correnti a portarti a destinazione.
Ed ho imparato che le negatività del mondo dove vivo non le potrò mai cambiare, ma continuerò a fare il possibile per fare in modo che non siano loro a cambiare me.