Da quasi un anno metto via le idee sulle prossime cose da fare per quando questo eterno periodo pandemico fatto di restrizioni a intermittenza sarà terminato.
Quando potremo nuovamente fare quel che ci pare, quando ci pare, dove ci pare, con chi ci pare.
Idee di viaggi e di concerti. Di aria aperta, di spiagge, di mare, di montagna. Di pranzi e cene in compagnia. E anche di avventure che poi probabilmente nemmeno vivrò, ma visto che sognare non costa nulla, do spazio alla fantasia, che dalle mie parti non manca mai.
Le metto via, una ad una, man mano che mi vengono in mente, in attesa dei tempi migliori che tutti ci auguriamo arrivino presto.
E le metto in una scatola trasparente, così quando magari mi sento un po’ a corto di energie positive, posso dare loro un’occhiata. Non sarà chissà che, ma al momento mi accontento.
Perché di questi tempi più che “chi si accontenta gode” direi “chi non s’accontenta esplode”.