E sono 45

Oh, non mi pare vero, sono 45.
45 ricchi di esperienze positive, da ricordare sempre, per sorriderne compiaciuto.
45 con un certo numero (fortunatamente non altissimo) di momenti negativi, da tenere comunque a mente, per ricordarmi che in un modo o nell’altro sono scivolati via.
45 di ostacoli che a volte sembravano scogli insormontabili, ma poi in qualche maniera sono stati superati. O perlomeno aggirati.
45 che mi hanno portato ad un presente niente male, che mi vede sempre più contento di essere come sono. E di fare quel che faccio, così come lo faccio.
E adesso ? C’è sempre il futuro, davanti, da esplorare.
Da vivere così come ora, senza fare troppi programmi o progetti a lungo termine, che decisamente non è il mio forte, almeno questo in tutti questi anni l’ho capito.
Organizzandomi per fare al meglio tutto quel che c’è da fare, alla perenne ricerca di un compromesso tra le due anime che convivono in me : quella più razionale e riflessiva e quella più sognatrice e scanzonata. Cercando di lasciare ad entrambe lo spazio che si meritano.
E cercando sempre di fare, come dice Caparezza, “ciò che mi fa stare bene.”