Penso sappiate tutti che comunque vadano le elezioni per i prossimi anni non cambierà pressoché nulla, a livello pratico.
Ma forse (e dico forse) se comincia a cambiare l’idea del fare politica, per le generazioni future c’è qualche speranza di vivere in un’Italia magari amministrata non perfettamente, ma almeno non popolata in gran parte da stronzi.
Per questo sto col Movimento 5 Stelle.
L’unica forza politica che propone i tagli dei vitalizi e i due mandati e poi a casa, come a dire, non ti sistemo per la vita se vieni eletto.
L’unica forza politica che propone ai parlamentari di rinunciare all’immunità, come a dire, le regole che scriveremo varranno anche per noi. Sembra una banalità, ma adesso non è così.
L’unica forza politica che si taglia gli stipendi, come a dire, una volta che hai quel che ti basta, il resto non ti serve. Nel mondo dell’arraffa arraffa, restituire ciò che per legge ti spetterebbe è un messaggio bellissimo. Lo so, qualcuno del Movimento se li è ripresi i soldini, ma che ci volete fare, le mele marce sempre ci sono state e sempre ci saranno.
Sono questi i punti cardine, secondo me.
Perché fino a che non si converte il motivo per il quale una persona decide di fare politica ad alti livelli (che ora è per la maggioranza dei casi quello di sistemarsi, ma che dovrebbe essere quello di mettersi a servizio della comunità) non cambierà mai nulla.
Se non si comincia a fare politica mettendo in secondo piano potere e denaro, e mettendo in primo il diritto ad una vita dignitosa degli esseri umani (TUTTI gli esseri umani) tanto vale rassegnarsi a questa Italia dove chi può, può, e chi non può si attacca al ca**o.