“Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.” Era uno dei “credo” di Ivan Benassi detto Freccia, uno dei protagonista del film di Ligabue “Radiofreccia”.
Sono nato e cresciuto in un paesino di 2000 anime dove il chiacchiericcio sulle altrui vite è una costante. Lo scambio di opinioni su cose successe ad amici e conoscenti non mi ha mai disturbato. Sapendo ovviamente che la cosa riguarda anche me, quando non sono presente.
Quello che mi infastidisce è il giudizio, spesso preconcetto, la critica feroce, la cattiveria. Questo credo sia sbagliato. Per quanto si possa conoscere un’altra persona non è mai abbastanza per potersi permettere di giudicare i suoi comportamenti. Non puoi sapere cosa sta vivendo, semplicemente perché non sei lui / lei. L’ho già scritto in precedenza, il manuale di istruzioni della propria vita ognuno se lo deve scrivere da sé … poche storie.
Resto dell’idea che finché ci si comporta in maniera da non ledere la libertà altrui si possa fare QUELLO CHE SI VUOLE. E quindi gli stili di vita altrui possono non essere condivisi, ma vanno accettati.
Insomma, io penso che ognuno di noi debba rendere conto dalle proprie scelte a se stesso in primis e poi alle persone influenzate dalle medesime. Tutto il resto del mondo non deve permettersi di intromettersi.
In fondo si tratta solo di vivere e lasciare vivere.