L’Italia politicamente ha scarsissime speranze di svolta positiva, perlomeno nel breve.
Per diversi motivi.
Innanzitutto io credo che la maggior parte degli italiani preferisca il vecchio modo di fare politica. Quello dei grandi personaggi del passato recente : Andreotti, Craxi, Berlusconi, D’Alema, Prodi, Casini, Mastella. Gente così. I veri professionisti della politica dei maneggi, delle tangenti, dei favori fatti e ricevuti, delle concussioni e delle corruzioni, degli accordi con la mafia, e poi della coca, dei festini a luci rosse, dei trans e delle puttanazze.
Personaggi di una ripugnante risma della quale bisognerebbe solo dimenticarsi, come di una brutta malattia dalla quale si è finalmente guariti. Ed invece sono molti quelli che vorrebbero tanto essere stati al loro posto. Bruttissimo, pessimo, inquietante segnale, a mio modo di vedere.
Nella maggior parte di discussioni politiche non c’è un confronto, e conta più far notare la macchia sul vestito dell’altro, che avere pulito il proprio. È diventata tutta una becera questione di tifo, niente di più, niente di meno. E chi tifa per “gli altri” non capisce un cazzo. Punto e basta.
Sono moltissimi quelli che dicono che votare non serve a nulla, ma poi quando la loro squadra vince le elezioni esultano come dopo i gol dei propri beniamini calcistici, e sfottono chi ha perso, come se le elezioni e i referendum fossero una gara dove l’importante è che qualcuno vinca e qualcun’altro perda. E via a guardare i dibattiti alla TV e a poi condividere sui social chi “asfalta” chi. Quanta mestizia …
E poi c’è ancora un sacco di gente che vota in base a quanto pensa di guadagnarci personalmente scegliendo questo o quest’altro. Che conosce un solo tipo di voto, quello di scambio. Cioè, il discorso è : se voto il tal Partito, IO cosa ci guadagno ? E se voto SI o NO ad un referendum, quanto mi rende economicamente una scelta rispetto all'altra ? Tristezza infinita.
Per concludere, io penso che in fondo in fondo la maggior parte degli italiani preferisca di gran lunga lasciare che tutto continui così, per potersi poi lamentare a turno della maggioranza o dell’opposizione a seconda della propria bandiera. E di questo passo “Piove, governo ladro” resterà di moda ancora per un bel po’ di anni. Troppo comodo poter sempre dare la colpa a qualcun altro della propria situazione, perché privarsi di questa opportunità ? Lamentarsi del sistema è molto più semplice e meno rischioso che sbattersi per cambiare il proprio, di sistema.
Con queste premesse, sperare di avere una classe dirigente migliore della maggioranza di noi è utopia, perlomeno nel breve termine …
Fortunatamente persone perbene ce ne sono tantissime, e sono quelle grazie alle quali la baracca si mantiene più o meno in piedi. Io ne conosco un sacco, e mi auguro di essere pure io una di quelle.
Ma neanche un inguaribile ottimista come il sottoscritto riesce a vedere la luce in fondo al tunnel politico nel quale si trova da anni la nostra Nazione.
Spero tanto che le generazioni future abbiano un po’ più a cuore l’aspetto umano e un pochino meno quello materiale.
Così magari ai loro figli e nipoti lasceranno un’Italia migliore di quella che abbiamo ereditato noi e che purtroppo non siamo riusciti a cambiare.