Non entro nel merito delle decisioni prese da Conte, non ritengo di avere le competenze necessarie. Come tutti ho le mie opinioni, penso ci siano stati sicuramente dei provvedimenti diciamo rivedibili, ma insomma, se così è stato deciso da chi ha la pesantissima responsabilità di dover decidere, amen.
In questa emergenza, fino ad ora, mi ritengo un privilegiato, in primis perché non mi sono ammalato, poi perché un’amica che aveva contratto il virus è guarita, e poi perché nessun altro dei miei cari ha ricevuto la visita sgradita del Covid-19.
E anche perché ho potuto continuare a lavorare.
Per cui non mi sento di giudicare negativamente le reazioni indignate alle decisioni del Governo in questi due mesi di emergenza che moltissimi hanno esternato su Facebook, ognuno conosce gli effetti dei vari DPCM sulla sua situazione personale e lavorativa e ha espresso il proprio parere.
Sono tantissimi quelli preoccupati e tesi e nervosi e di certo questa non è la condizione ideale per esprimersi mantenendo obiettività e pacatezza.
È assolutamente comprensibile qualche eccesso negli sfoghi di chi è stato maggiormente colpito. Perlomeno, io lo ritengo tale.
Sono solo sinceramente dispiaciuto che in molti post e successivi commenti quasi sempre si finisca allo scontro tra tifoserie. Una battaglia verbale senza fine tra accaniti sostenitori dei diversi schieramenti, tutti (o quasi) ben saldi sulla loro posizione di assoluta certezza di essere comunque dalla parte del giusto.
In pieno regime di urlocrazia.
Questo è giusto perché l’ha detto Tizio dei Bianchi !
Quello è sbagliato perché l’ha detto Caio dei Blu !
Voi contro noi, noi contro voi.
Che peccato che così spesso tutto si riduca a questo.